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Arrivederci amici


Nell’editoriale di settembre 2011, dal titolo “Evangelizzare... a rischio!”, leggevamo
queste parole: «Questa rivista rischia di non poter continuare ad offrire il suo servizio a te
e alla Chiesa italiana». Ad ispirare l’appello era l’amara costatazione di trovarci in «tempi complicati per tutti coloro che desiderano far circolare idee più che ricette, pensiero critico più che verità già precostituite, ricerca più che sicurezze». In concreto, le difficoltà
incontrate dal mensile si traducevano in due conclusioni “pesanti”: il calo degli abbonati
e il preoccupante bilancio finale. Nonostante questa delicata situazione in corso, la Elledici ha raccolto il messaggio rilevando la proprietà del mensile e scommettendo sulla sua alta qualità e sull’impatto culturale espresso in questi anni nella società e nella Chiesa italiana. L’editrice non si è limitata a gestire l’esistente ma ha avviato il restyling grafico, accrescendo il valore dei contenuti con il passaggio al colore e, successivamente, ha ridisegnato completamente il sito arricchendolo con un’abbondante sussidiazione per il lavoro con i gruppi e favorendo una migliore gestione dell’archivio digitale.
Il prodotto è apparso subito più appetibile e, con la suddivisione in tre aree collegate al nuovo slogan “Nel mondo di oggi – Evangelizzare – da adulti”, più tarato sulle esigenze concrete di chi è sul campo e chiede opportunità di riflessione e di ricerca, approfondimenti e guide pratiche per la formazione degli adulti. In queste due annate, la Elledici ha lavorato su tre costanti: la qualità del lavoro dietro le quinte, le esigenze di voi lettori e la consapevolezza di non avere di mira il profitto, ma il bene della Chiesa e delle singole comunità cristiane sul territorio. Il “dietro le quinte” è stato condotto con passione anche grazie alla collaborazione della cooperativa Animagiovane, tagliando i costi, ma mantenendo l’abitudine al confronto e allo studio, perché non si può dare ciò che
non si è maturato insieme. La scommessa si è rivelata impegnativa su tutti i fronti. Pur di continuare ad offrire un servizio di qualità, consapevoli che non sono i soldi a dettare il programma pastorale ma le esigenze dell’evangelizzazione, la rivista è uscita puntualmente, nonostante crescesse il passivo. I sondaggi, svolti negli incontri con i catechisti e gli educatori, raccoglievano consensi e apprezzamenti favorevoli. Non tali, però, da giustificare e, tanto meno, da frenare la discesa degli abbonamenti e la conseguente impennata dei conti in rosso vanificando, così, gli sforzi adottati.
Purtroppo anche la pastorale “scritta”, ad un certo punto, deve fare i conti e stilare bilanci
perché non può reggere in eterno se non si sostiene economicamente. Da intendersi, ovviamente, non nella prospettiva del guadagno ma di contributi e stipendi da garantire ai redattori, agli esperti, ai fornitori, ai collaboratori. Nell’ultimo e decisivo incontro tra l’editrice e la redazione, in un dialogo aperto e franco, si è tentato di analizzare le motivazioni del forte sbilanciamento tra l’offerta e la domanda. Ci siamo trovati di fronte ad una situazione non più sostenibile. Vi possiamo assicurare, e i diretti collaboratori
lo potranno confermare, che abbiamo cercato di resistere il più a lungo possibile, pur sapendo di lavorare in perdita. Gli ulteriori interventi ipotizzati per “salvare Evangelizzare” non sono stati giudicati adeguati e risolutivi. Le previsioni del mercato, la crisi economica generale, il nascente strapotere dell’informazione on line e, non ultimo, i “tempi complicati” a cui faceva riferimento l’editoriale ci hanno costretto a gettare la spugna. Per cui, con comprensibile dispiacere della redazione, degli amici affezionati
alla rivista e della stessa editrice, siamo arrivati alla dolorosa decisione di sospendere le
pubblicazioni e di scrivere, come nei film, capolavori compresi, la parola “fine”.
Crediamo che Evangelizzare avrebbe potuto ancora dare molto alla Chiesa ma, come sembra, non è più il momento. Ci resta la segreta speranza che in futuro possa nascere qualcosa di nuovo che ne ricalchi il modello e rilanci il dibattito nella Chiesa e nella formazione degli adulti. La rivista continuerà a sopravvivere sul sito www.elledicievangelizzare.it con il suo vasto archivio di articoli e materiale.
Il nostro grazie più sincero a tutti coloro che hanno sostenuto la rivista e tutti voi lettori che l’avete letta, utilizzata e “rivissuta” nella vostra auto-formazione e dell’educazione delle comunità cristiane. Un grazie del tutto speciale, lo rivolgiamo anche a nome vostro alla direzione di Evangelizzare, ai qualificati e preziosi collaboratori della redazione e ai numerosi esperti che in questi anni hanno nutrito la loro professione di giornalisti e pensatori. Anche se queste parole oggi rilasciano un retrogusto amaro, non vogliono avere il sapore di un addio, ma di un semplice “arrivederci”. Come editrice e come “testata” che continua ad esistere, continueremo a cercare nuove strade per portare avanti la nostra missione: lavorare e vivere per una Chiesa sempre più santa e fedele al Vangelo. Arrivederci, amici, e grazie